E’ ancora una volta l’ultimo minuto di gioco a risultare fatale per il Bellaria Rugby, impegnato domenica nella prima gara casalinga del campionato di Serie C2 nella quale affrontava il Rufus San Vincenzo. Molta era la voglia di riscatto dei ragazzi di coach Riccardo Squarcini, che venivano dalla sfortunata sconfitta di Borgo San Lorenzo maturata per un errore commesso nell’ultima azione di gioco, ma il Rufus si è dimostrato squadra fisicamente prestante e ben messa in campo per cui il match si è rivelato molto difficile fin dall’inizio. Sono infatti gli avversari a passare in vantaggio dopo appena tre minuti di gioco grazie a un calcio, ma soprattutto gli ospiti sono bravi a tenere alta la linea difensiva mantenendo il possesso palla per lunghi tratti e bloccando ogni nostro tentativo di sfondamento. Ci sono voluti quasi quaranta minuti al Bellaria per entrare nei 22 metri del Rufus, ma alla prima occasione il centro Nicola Ameno trova il varco e riesce a portare l’ovale oltre la linea di meta. La successiva trasformazione di Francesco Migliano chiude il primo tempo con il Bellaria in vantaggio 7-3, meritato non tanto per il gioco espresso quanto per la caparbietà e per un’ottima fase difensiva che non aveva permesso al Rufus di creare ulteriori occasioni per incrementare il punteggio dopo il calcio iniziale.
Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo: sono infatti di nuovo gli ospiti a trasformare un calcio che li riporta a un solo punto di distacco. La supremazia del pacchetto avanzato del Rufus si fa sentire e mette in crisi il Bellaria che soffre in mischia ma soprattutto in ruck. E’ proprio dopo una serie interminabile di fasi, nelle quali gli ospiti riescono sempre a tenere l’ovale senza commettere errori, che arriva la prima meta del Rufus e che li riporta (meritatamente) in vantaggio 7-11. Il match si fa spigoloso e cominciano a fioccare errori da entrambe le parti, le squadre non riescono ad aprire velocemente sugli esterni e si gioca prevalentemente sui punti d’incontro, ma è proprio un buco sull’esterno che permette a Francesco Migliano di uscire e trovare un corridoio libero: il coast-to-coast solitario arriva fino alla linea di meta ospite nonostante il disperato tentativo di placcaggio dell’estremo avversario. La trasformazione , molto defilata, non riesce e il punteggio resta sul filo del rasoio con il Bellaria avanti 12-11.
Gli ultimi minuti di gara sono confusi e concitati, il Rufus continua imperterrito con i suoi innumerevoli tentativi di sfondamento per vie centrali e costringe il Bellaria all’ennesima infrazione, trovando così un altro calcio di punizione da posizione favorevole: ovale facile facile in mezzo ai pali e ospiti di nuovo in vantaggio 12-14. Il Bellaria non ci sta e trova la forza di reagire andando vicinissimo alla meta del probabilmente definitivo sorpasso con Andrea Boninsegna che si beve tutta la fascia destra ma viene fermato a pochi centimetri dall’apoteosi, e soprattutto con Francesco Migliano che nell’azione fotocopia di quella che lo aveva portato precedentemente in meta viene anch’esso fermato per un avanti commesso, secondo il direttore di gara, al momento di ricevere il passaggio. Non c’è più tempo per recriminare nè tantomeno per giocare, e il match finisce su questa azione. Una sconfitta che fa male per come è maturata, in un match nel quale il Bellaria era riuscito faticosamente a trovare gli spunti per portare a casa la vittoria senza però riuscire a capitalizzarli a dovere, nonostante un avversario che oltre a molta intensità ha messo in campo una maggiore disciplina: 9 dei 14 punti realizzati dal Rufus sono infatti arrivati grazie a calci piazzati. Prossimo appuntamento domenica 3 novembre: ci aspetta il Florentia Rugby, saremo pronti a vendere cara la pelle.